Circolari

AIUTI DI STATO - Orientamenti per il salvataggio e ristrutturazione delle imprese in difficoltà.
Circolare n° 94/2014 » 03.09.2014
Dal 1° agosto 2014 sono entrati in vigore i nuovi Orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà (2014/C 249/01) (“Orientamenti”).
Gli Orientamenti stabiliscono i criteri in base ai quali gli Stati membri possono concedere finanziamenti pubblici, in linea con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato, alle imprese che si trovano in difficoltà finanziarie.
Di norma il sostegno pubblico alle imprese in difficoltà presenta i maggiori effetti distorsivi, poiché rischia di tenere artificialmente in vita imprese meno efficienti a danno di quelle più efficienti e tecnologicamente più avanzate. In assenza di un intervento pubblico, l’uscita dal mercato delle imprese meno efficienti consentirebbe ai loro concorrenti più efficienti di crescere e guadagnare quote di mercato. Interferendo con questo processo, gli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione possono rallentare in modo significativo la crescita economica nei settori interessati.
Tuttavia, in determinate circostanze, il sostegno pubblico può essere indispensabile per evitare gravi disagi sociali ed economici dovuti all'uscita delle imprese dal mercato. La revisione degli Orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà mira a garantire la presenza di un intervento statale solo quando le imprese hanno esaurito tutte le opzioni di mercato e quando gli aiuti sono effettivamente necessari per conseguire un obiettivo ben definito di interesse comune.
Rispetto ai precedenti Orientamenti (2004/C 244/02), la nuova versione presenta importanti cambiamenti:
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Semplificazione della definizione di impresa “in difficoltà” (par. 2.2): grazie anche ad un’azione incisiva di Confindustria in fase di consultazione pubblica per la revisione degli Orientamenti, gli elementi soggettivi contenuti nella definizione del 2004 sono stati sostituiti con criteri oggettivi, legati a rapporti finanziari spesso utilizzati dagli analisti per le valutazioni societarie;
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Richiesta la prova chiara del raggiungimento di un obiettivo di interesse comune (par. 3.1): i nuovi Orientamenti rafforzano la prova dell’effetto benefico dell’aiuto introducendo l’obbligo di dimostrare che il dissesto in cui si trova il beneficiario rischia di comportare gravi difficoltà di ordine sociali o un grave fallimento del mercato;
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Condivisione degli oneri (par. 3.5.2.2): per garantire che gli aiuti vengono utilizzati per mantenere l'attività economica redditizia e i posti di lavoro, le nuove linee guida prevedono che i proprietari (compresi i creditori subordinati) delle società che ricevono aiuti contribuiscano ai costi della ristrutturazione. In questo modo si minimizzano i rischi derivanti dal cosiddetto “azzardo morale” che minaccia la disciplina di mercato;
- Sostegno temporaneo per la ristrutturazione (par. 6.6): i nuovi Orientamenti mirano a limitare la concessione di aiuti con potenziali effetti dannosi come la sovvenzione in denaro. Per questo è stato introdotto il nuovo concetto di sostegno temporaneo per la ristrutturazione, che permette alle PMI di ricevere prestiti e garanzie a condizioni semplificate e per un periodo limitato (18 mesi).
Si ricorda che, in genere, gli aiuti di Stato concessi per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà non sono esenti dall’obbligo di notifica preventiva alla Commissione europea.
Tuttavia, i nuovi Orientamenti confermano la possibilità per gli Stati membri di istituire i “regimi di aiuto”, che, una volta approvati dalla Commissione, consentono agli Stati membri di concedere aiuti alle singole imprese senza la preventiva autorizzazione comunitaria, sempreché l’aiuto concesso soddisfi le condizioni imposte dal regime approvato.
I criteri contenuti nei nuovi Orientamenti saranno utilizzati dalla Commissione per valutare gli aiuti alle imprese in difficoltà notificati dal 1° agosto 2014. Gli aiuti notificati prima di tale data saranno valutati in base alle regole in vigore al momento della concessione dell’aiuto.
I regimi di aiuto esistenti dovranno essere resi compatibili, se necessario, dagli Stati membri entro 6 mesi dall’entrata in vigore dei nuovi Orientamenti.
La revisione degli Orientamenti è uno dei tasselli più importanti del processo di Modernizzazione, avviato dalla Commissione europea nel 2012, che ha l’obiettivo di incentivare gli Stati membri ad utilizzare "aiuti buoni", in grado di promuovere la crescita economica e gli obiettivi di comune interesse, semplificando i requisiti di accesso e di gestione delle misure di favore.
Il testo dei nuovi Orientamenti per il salvataggio e ristrutturazione delle imprese in difficoltà è disponibile in allegato.
Cordiali saluti.
» Firma Il Segretario Generale Lorenzo Gradi | Autore GR/mf» Carta intestata
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